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HARD SELTZER: UN TREND TUTT’ALTRO CHE PASSEGGERO

È ormai chiaro che gli hard seltzer siano una enorme storia di successo, soprattutto sul mercato statunitense: appena cinque anni fa, la categoria non esisteva affatto. Secondo Rabobank, oggi vale il 10% del mercato totale della birra negli USA, con vendite per 4 miliardi di dollari, e secondo Goldman Sachs raggiungeranno i 30 miliardi di dollari entro il 2025. Rabobank prevede addirittura che possano rappresentare il 20% del mercato della birra entro 5 anni. Decisamente non male, se consideriamo che le vendite di birra – mercato di cui fa parte – sono in calo, complice anche la pandemia e il crollo delle vendite “on premise”.

Cosa sono gli hard seltzer? È semplice: un mix di acqua gassata, alcool, aromi frutta (principalmente) e zuccheri, con un grado alcolico compreso fra l’1,0% e il 6,9%. Hanno meno calorie delle birre e di altri prodotti mixati e soprattutto sono naturalmente gluten-free: piacciono in particolare ai consumatori interessati a limitare le calorie, i carboidrati e hanno problemi col glutine. In più, sono decisamente gender-neutral. Anche il packaging ha un ruolo chiave: le lattine sono riciclabili, e facilmente trasportabili o consumabili “on-the-go”, due trend che hanno sempre maggiore importanza fra i consumatori di oggi.

Le ragioni del successo degli hard seltzer
Gli hard seltzer non saranno un successo solo negli USA: la domanda di prodotti a basso contenuto alcoolico e privi di glutine è in crescita anche in altri mercati ormai saturi per altre categorie, come l’Australia, il Regno Unito e la Korea del Sud. Ecco perché sono sempre più numerosi i produttori che scelgono di lanciare la propria gamma di hard seltzer, con pesanti investimenti in comunicazione: la disponibilità di prodotti e aromatizzazioni è sempre più ampia, e il posizionamento è chiaramente accattivante per le generazioni più giovani, come i giovani Millennials o la generazione Z.
Offrono una bevanda a bassa gradazione alcolica facilmente approcciabile, bevibile, ricca di opzioni e varianti aromatiche E i produttori lo sanno. Ecco perché aumentano gli investimenti in linee produttive dedicate e più performanti: benché il mercato sia ormai molto più frammentato rispetto al 2019, la domanda è destinata a crescere ancora, e con essa gli spazi sugli scaffali. Senza contare che i costi di produzione sono molto più contenuti rispetto a quelli della birra – lo zucchero ha un prezzo inferiore di malto e luppolo – ma gli hard seltzer rientrano comunque nella fascia delle birre premium: un buon margine per i produttori!

Un settore ad ampio margine di crescita
In un mondo ancora alle prese con le restrizioni post-pandemiche, offrire prodotti facilmente trasportabili e consumabili in occasioni e luoghi diversi, con un’ampia gamma di opzioni aromatiche e alcoliche, potrebbe essere la chiave per ridare fiducia ai consumatori, e recuperare quelle quote di mercato andate perdute con l’arrivo di nuove abitudini e modalità di consumo, molto più volte all’home cocooning e all’off trade.
In AromataGroup seguiamo da tempo e con attenzione le evoluzioni nel settore degli hard seltzer, e grazie anche all’esperienza delle aziende consociate del gruppo Nactarome possiamo offrire una gamma completa di aromi e colori adatti a questo tipo di applicazione e alle preferenze dei consumatori, garantiti per stabilità, brillantezza e intensità. Non solo: i nostri tecnologi e il nostro sensory e consumer panel possono lavorare con voi per sviluppare referenze uniche, su misura per il vostro brand e i vostri mercati di riferimento.

Debora Falletta Brand & Communication Specialist
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